Intervento in Gran Consiglio sul Preventivo 2023

Intervento sul Preventivo 2023 

Presidente, Consiglieri di Stato, colleghe e colleghi,

l’ultimo Preventivo di questa legislatura ci ha creato qualche difficoltà in più del solito, un preventivo su cui si è scritto e detto tanto, tra fiumi di inchiostro e dibattiti televisivi accesi dove a fatica siamo riusciti a trovare una convergenza per arrivare in aula oggi ed evitare di rimandare tutto a gennaio con il rischio di ingolfare la macchina dello Stato.

Il rapporto di maggioranza persegue questo scopo e i partiti che l’hanno firmato hanno dato la priorità alla stabilità. La minoranza invece propone di bocciare i conti, bloccando così anche i rincari salariali e gli adeguamenti per le prestazioni sociali, per poi tornare in aula a gennaio e rifare tutta la discussione adeguando retroattivamente questi aspetti. In un periodo di grande instabilità e incertezza come parlamento dobbiamo dare un segnale di stabilità importante, non ci sembra un approccio costruttivo e responsabile proporre di bocciare i conti in questo momento, visto che a distanza di un mese la situazione non sarebbe molto diversa…

Ci sono alcuni punti di questo Preventivo che vanno messi in evidenza: si prevede un disavanzo d’esercizio di 79.5 milioni di franchi, che rispetta il vincolo del freno ai disavanzi pubblici ed è in linea con gli obiettivi di percorso presenati dal Consiglio di Stato. La spesa però continua a crescere, questa volta parliamo di 66.1 milioni di franchi rispetto al preventivo 2022, a seguito soprattutto dell’incremento delle spese del personale, di quello delle spese di trasferimento e delle spese per beni e servizi. Fortunatamente c’è anche un incremento dei ricavi di 121.5 milioni di franchi rispetto al preventivo 2022.

Gli introiti della Banca Nazionale restano un’incognita, ma l’impressione è che solo qui ci si sia focalizzati così tanto su questo punto, a livello federale nelle discussioni sul preventivo non c’è stato lo stesso dramma e inoltre quasi tutti i Cantoni hanno inserito delle quote, chi più chi meno…Più che altro la discussione ci serve a ricordare, come diciamo da tempo, che non si può sempre fare affidamento sulle iniezioni della BNS pensando che ci salverà.

Proprio per questo motivo il risanamento delle finanze del Cantone è una priorità importante e il mantenimento di una situazione finanziaria di equilibrio deve rimanere una base fondamentale per l'attività di ogni Governo. L’obiettivo vero è correggere la spesa in termini strutturali. La situazione finanziaria dovrà essere costantemente monitorata e aggiornata. Il prossimo obiettivo è l’elaborazione di un preventivo 2024 con un disavanzo massimo di 40 milioni di franchi in vista del pareggio dei conti entro il 2025 così come votato dal popolo. Le proiezioni finanziarie evidenziano che la difficile situazione finanziaria necessita di interventi correttivi anche nei prossimi anni per raggiungere l’obiettivo del pareggio nel 2025 e rispettare i vincoli del freno ai disavanzi.

Ci stiamo avviando verso la fine di una legislatura molto difficile, su 4 anni oltre due sono stati caratterizzati dalla pandemia, poi è arrivata la guerra che ha portato con sé tutta una serie di ripercussioni dirette sui costi, scenari che nessuno avrebbe immaginato. Quello che è certo, è che la prossima legislatura sarà ancora più complicata, i bisogni della popolazione aumentano, ma contemporaneamente ci sono ancora molti, troppi cantieri aperti che da anni aspettano di essere realizzati: penso in particolare a Ticino 2020, a Giustizia 2018, alla pianificazione ospedaliera, all’importante riforma della scuola media, alla revisione della legge tributaria, e inoltre nei primi sei mesi della legislatura dovremo impostare il percorso verso il risanamento finanziario. Sono delle sfide importanti che spero riusciremo ad affrontare con lo stesso spirito con cui abbiamo firmato questo preventivo tirando in goal senza perdere ulteriore tempo prezioso… Di natura sono sempre molto ottimista, sollevare questi aspetti è però necessario perché solo se queste priorità saranno condivise da una buona parte di questo Gran Consiglio potremo fare dei passi avanti.Anche perché a maggio ci sarà un nuovo Gran Consiglio, le commissioni verranno ricomposte e di conseguenza serviranno alcuni mesi di assestamento.

Dal mio punto di vista è indispensabile uscire dalla logica di guardare sempre indietro utilizzando sempre la stessa retorica e cadendo in discussioni inutili e polemiche sterili che viste dall’esterno sono incomprensibili, l’evoluzione che c’è stata in questi ultimi tre anni impone alla politica più agilità e velocità nel prendere le decisioni. Mancano solo altre tre sessioni alla fine della legislatura, non possiamo lamentarci se i cittadini disertano sempre più le urne, visto che lo spettacolo che offriamo qui dentro e nei dibattiti è spesso solo polemico e litigioso. L’auspicio è che si torni a discutere dei temi e dei progetti strategici di questo Cantone, cercando insieme delle soluzioni costruttive per il Ticino, il mandato che abbiamo ricevuto dai cittadini che siamo qui a rappresentare è questo.

Con queste parole conclusive porto quindi l’adesione del gruppo PLRT al rapporto di maggioranza. Ringrazio in particolare i colleghi capigruppo con i quali nonostante i momenti di tensione, nella maggior parte dei casi siamo praticamente quasi sempre riusciti a trovare una via percorribile, e in conclusione invito il Gran Consiglio a sostenere questo rapporto approvando così il Preventivo 2023.