La via bilaterale garantisce prosperità e posti di lavoro

La via bilaterale è di fondamentale importanza per il nostro Paese, che dal punto di vista geografico è situato al centro del continente europeo. Siamo riusciti a concludere con l'UE accordi specifici che tutelano i nostri interessi in modo molto più completo di quanto non sarebbe possibile, ad esempio, con un accordo di libero scambio.

Questi accordi garantiscono un migliore accesso reciproco ai mercati del lavoro, delle merci e dei servizi, ma la libera circolazione delle persone è solo uno dei sette accordi bilaterali che fanno parte del pacchetto 1; gli altri 6 sono ostacoli tecnici al commercio, appalti pubblici, agricoltura, trasporti terrestri, traspoto aereo e ricerca e sono stati approvati in votazione popolare il 21 maggio 2000.

Questi accordi sono stati negoziati, firmati e attuati contemporaneamente, poiché i dossier avrebbero garantito vantaggi a entrambe le parti solo se considerati nel loro complesso. Per questo motivo questi accordi sono legati giuridicamente tra di loro tramite la “clausola ghigliottina”, qualora uno degli accordi venisse denunciato anche i rimanenti verrebbero abrogati entro sei mesi senza la necessità di ulteriori atti formali da parte di nessuno. In vista della votazione del 27 settembre è importante ricordare che un sì o un no alle urne significa un sì o un no alla via bilaterale e non solo all’accordo sulla libera circolazione delle persone. 

Chi crede che l'UE negozierebbe e concorderebbe con la Svizzera per porre fine alla libera circolazione delle persone senza abbandonare il resto della via bilaterale, non ricorda la storia recente, le esperienze fatte relative all'attuazione dell'iniziativa sull'immigrazione di massa hanno chiaramente dimostrato che il margine di manovra non esiste, l’UE ha ben altre gatte da pelare…

Per il nostro Cantone non sono tutte rose e fiori, subiamo più di altri Cantoni alcuni meccanismi contorti, ma buttare all’aria tutto invece che sedersi al tavolo per trovare un modo per migliorare la situazione grazie al margine di manovra che ci resta sarebbe davvero avventato, inoltre senza bilaterali bisognerebbe dire addio anche alle misure di accompagnamento, la situazione non farebbe altro che peggiorare.

Soprattutto in questo momento eccezionale in cui -a causa della crisi legata al Coronavirus- numerose aziende svizzere devono tagliare posti di lavoro, ulteriore incertezza sarebbe problematica. Ora le nostre aziende hanno bisogno di stabilità, sicurezza e prospettive. Per superare questa crisi è quindi fondamentale un accesso al mercato il più possibile libero da ostacoli, soprattutto perché altrimenti le nostre piccole e medie imprese ne sarebbero fortemente colpite, visto che 1/3 di tutte le PMI genera più del 50% del proprio fatturato con le esportazioni all'estero. In questi mesi difficili la stabilità economica è un presupposto importante per la nostra prosperità e i nostri posti di lavoro!