Intervento in Gran Consiglio sul Consuntivo 2020

Presidente, Consiglieri di Stato, colleghe e colleghi,

un anno fa abbiamo votato l’ultimo consuntivo in cifre positive, consapevoli che avremmo avuto davanti a noi alcuni anni difficili. Con un po’ di distacco temporale possiamo dire che fondamentalmente gli importanti aiuti messi in campo sono stati efficaci e pian piano si può iniziare a parlare di ripresa economica anche se dal punto di vista sanitario non siamo ancora usciti dalla crisi e ritornati alla normalità come auspicato e previsto con la fase di normalizzazione. 

È chiaro a tutti che dei disavanzi come questi non potremo permetterceli a lungo, parliamo di disavanzi annui che superano di molto i 100 milioni di franchi, che cumulati nel tempo diventano importanti e limitano la progettualità. Si tratta quindi di debiti che lasceremo alle future generazioni. Per il partito liberale radicale avere delle finanze sane è fondamentale per avere lo spazio di manovra per immaginare politiche a favore dell'economia, dei posti di lavoro, della formazione, della socialità e della sanità, ma è anche la base per disporre dei necessari margini per affrontare i periodi di crisi come quello che stiamo vivendo.

Siamo coscienti, ci aspettano degli anni impegnativi, e abbiamo ribadito più volte che serve un intervento proattivo, altrimenti la situazione non si aggiusterà da sola. Dovremo tenere sotto controllo il disavanzo ed evitare che diventi strutturale. Non si tratta della fobia dello stallo finanziario, è semplice realismo. Le finanze sono in rosso, ogni partito avanza le proprie proposte e rivendicazioni e ad un certo punto bisognerà mettersi d’accordo su cosa sostenere e cosa invece bocciare o rimandare, sapendo che sul nostro tavolo la somma di tutte queste proposte inizia a diventare pesante.

Ma ad oggi le famose priorità della politica si vedono in parte, abbiamo più volte parlato dell’importanza di definire un piano d’azione per ridurre il disavanzo e tornare a raggiungere un equilibrio finanziario, cosa che ad oggi ancora manca. I primi passi di questo cammino si vedranno con la discussione sul Preventivo 2022 che verrà presentato nelle prossime settimane, nel frattempo da parte dei partiti stanno arrivando le ricette per il rilancio, sono benvenute, è questo il ruolo fondamentale della politica, confrontarsi su visioni del Paese a medio-lungo termine.

Noi l’abbiamo fatto a giugno lanciando la nostra offensiva liberale che nel corso dei prossimi mesi presenterà altre proposte. Ma dal nostro punto di vista una cosa è chiara, pensare di aumentare le imposte in un momento straordinario e di difficoltà è sbagliato. Noi ci poniamo priorità politiche per cui si evita il peggioramento fiscale per i cittadini e le aziende. Per noi è sì fondamentale un Ticino in cui vivere, ma soprattutto un Ticino in cui vivere e lavorare, dove ognuno è protagonista e non lo Stato. 

Sono forse un po’ meno ottimista del solito, ma detto in modo semplice “o ci diamo tutti una bella svegliata” e prendiao seriamente in mano il tema o altrimenti passeranno altri mesi di parole e ci ritroveremo in un batter d’occhio incastrati nella battaglia della campagna elettorale dove difficilmente se ne arriverà a una. L’interesse è e deve rimanere il futuro del nostro Cantone, ne siamo all’altezza? Siamo stati eletti per questo, diamoci da fare tutti insieme. 

In questo senso condividiamo perlomeno il senso delle proposte di emendamento UDC, su cui ci esprimeremo più concretamente dopo nel corso del dibattito. Prima o poi gli auspici finanziari devono trasformarsi in un’azione concreta.

In conclusione porto il sostegno del gruppo PLRT al rapporto sul Consuntivo della collega Anna Biscossa che ringrazio per il lavoro svolto, con la speranza che da domani si possa realmente sedersi al tavolo e discutere tutti insieme di come andare avanti.