Intervento in Gran Consiglio sull'iniziativa Morisoli: risanamento finanziario e non solo pareggio dei conti entro il 2025

Presidente, Consiglieri di Stato, Colleghe e colleghi,

questo tema ci sta occupando ormai da diverse settimane, come ricorderete nel corso dell’ultima sessione di GC l’UDC ha presentato un emendamento al consuntivo che ha causato lunghe discussioni in aula. Da parte nostra, sia prima che nel corso del dibattito parlamentare, abbiamo sottolineato come emendare il consuntivo avrebbe avuto poco senso, e ancora meno senso anche dal profilo giuridico l’idea di spacchettare l’emendamento…suggerendo così di presentare un’iniziativa per seguire la via formale corretta. In questo senso l’emendamento è stato poi ritirato e al suo posto è stata presentata un’iniziativa elaborata firmata da UDC, LEGA, PLR e PPD. 

Ed eccoci qui con alcune premesse importanti: ci troviamo nella fase di ripartenza, il peso della pandemia si fa sentire anche sulle finanze e dopo mesi di impegni presi a parole è fondamentale dare un indirizzo politico per poter intervenire e iniziare un percorso condiviso tra Parlamento e Consiglio di Stato con un obiettivo chiaro di riequilibrio delle finanze, entro fine 2025. 

A chi non vede di buon occhio quello che voteremo oggi ricordo che abbiamo 4 anni di tempo per lavorare. Per sederci al tavolo e discutere in modo approfondito di numeri e cifre, ricordo anche che in ogni caso una buona parte delle misure sono di competenza decisionale del GC. Sarà quindi ancora il Parlamento ad esprimersi ed ev. il popolo in seconda battuta se ci sarà referendum sulle misure.

 Per noi è fondamentale che ci sia un indirizzo politico del Parlamento al Consiglio di Stato, visto che i soldi sono quelli di tutti, dei cittadini e delle aziende. Andando avanti di questo passo ci ritroveremo con un deficit strutturale che andrà a pesare sulle future generazioni, vogliamo davvero lasciare questo fardello sulle spalle dei più giovani? 

Perché se per il 2022 si rispetta il vincolo concernente il limite massimo di disavanzo ammissibilie, sappiamo tutti che i risultati di piano finanziario, se non corretti già dal 2023 non rispetteranno il vincolo. Vogliamo fare finta di niente? NO, per noi si tratta di limitare l’aumento della spesa, darci una disciplina per rispetto dei soldi e di come vengono spesi. Che sia chiaro, nessuno di noi dice che i soldi vengono gettati dalla finestra, diciamo però che su un budget di quasi 4 miliardi con una spesa che aumenta sempre più velocemente è necessario e possibile cercare i margini di intervento. Alcuni esempi a pagina 20 del P22: le spese per il personale crescono tra P22 e PF 2025 di 21,7 milioni. Le spese per beni e servizi di 2,6 milioni di franchi. Le spese di trasferimento di 86,7 milioni di franchi (spiegate principalmente dall’evoluzione dei contributi a enti pubblici e terzi). Volete davvero dirmi che invece di provare a cercare un margine per intervenire qui si preferisce aumentare le imposte a tutti i cittadini? 

Sappiamo che il parlamento si suddivide tra chi vuole risolvere questo problema aumentando le imposte e chi invece no. Per noi è chiaro, le imposte non si aumentano, lo precisiamo anche nell’emendamento, non si scarica sui cittadini la nostra incapacità di risolvere i problemi. Questo voto lo definirà in modo chiaro, non ci sarà più spazio per l’ambiguità che si può fare tutto…Limitare la spesa nella gestione corrente è importante anche per restare forti e agili con gli investimenti che sono fondamentali per non restare fermi al palo.