Intervento in Gran Consiglio sul rinnovo della prestazione ponte Covid

Presidente,

Consiglieri di Stato, colleghe e colleghi,

 inizio con una frase tratta dal mio intervento del 31 maggio 2021 “Va bene la misura in questa fase di pandemia, ma per il nostro partito resta inteso che si tratta di una misura limitata nel tempo, la vera risposta è poter tornare a lavorare ed evitare un intervento troppo assistenzialista che vada a scapito dell’impiego. Non si tratta più di guardare solo all’immediato, ma di pensare seriamente al dopo, al futuro.”

 Questo è quanto detto in quest’aula quando ci apprestavamo a votare l’estensione della prestazione ponte Covid, e proprio questo è il motivo per cui inizialmente abbiamo avanzato alcune riserve rispetto alla proposta originale del Messaggio.

 Questo aiuto rappresenta un aiuto straordinario e limitato nel tempo per superare le difficoltà dovute alle limitazioni delle attività economiche e lavorative. Questa prestazione è stata operativa dal 1° marzo al 31 dicembre del 2021, con una revisione in corso d’opera entrata in vigore retroattivamente in maggio, che ne ha allargato i criteri d’accesso.

 Ora che lentamente stiamo uscendo da questi due anni di difficoltà è comprensibile che questa prestazione sia ancora necessaria fino a fine giugno o nel peggiore dei casi (ma speriamo di no, perché vorremmo definitivamente lasciarci alle spalle la pandemia e le sue conseguenze) con una proroga fino a fine dicembre di quest’anno. 

Ma lasciare la facoltà al Consiglio di Stato di prorogarne la validità fino al 31 dicembre 2023 come chiesto nel messaggio dal nostro punto di vista era ed è eccessivo. 

Prolungare la rendita ponte è davvero necessario? 

La situazione è sicuramente migliorata, ma per alcuni lavoratori, soprattutto indipendenti e salariati che non hanno potuto beneficiare di altri aiuti, ci sono ancora delle difficoltà.

 Al momento quindi la risposta è sì, va bene rinnovarla ma non oltre dicembre. Sia chiaro, nel caso dovesse esserci una necessità comprovata, per esempio a causa di una quinta ondata, che ovviamente speriamo non si verifichi, il CdS con cifre alla mano potrà sottoporre a questo GC i dati e le cifre , e a quel punto si valuterà l’opportunità di ripristinare questo aiuto. Ma per il momento giugno 2022 con la possibilità di estensione fino a dicembre 2022 è sufficiente. 

Dopo la discussione in commissione e grazie alla disponibilità del relatore a modificare in questo senso il rapporto, abbiamo quindi deciso di togliere la riserva e sostenere il rapporto. Anticipo già che respingeremo tutti gli emendamenti.